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Alfa 90 della polstrada in servizio sulla rete della Società Autostrade - Copyright sconosciuto |
L'impiego operativo dell'Alfa 90 in polizia, che la vede in servizio quasi esclusivamente sulla rete autostradale, va visto nell’ottica che porta verso la fine degli anni ’70 alla differenziazione di modelli tra squadra volante e polstrada; la prima, con l’avvento della Giulietta prima e della 33 poi, tende ad adottare automobili di dimensioni più piccole e cilindrata compresa tra 1.5 e 1.8. La seconda invece, sia per il pattugliamento sulla viabilità ordinaria che su quella autostradale, utilizza automobili di segmento superiore con cilindrate comprese tra 1.8 e 2.0, con un parco veicoli praticamente analogo a quello del nucleo radiomobile dell’Arma. Paolo Masotti sul libro “Polizia in Movimento” nel 2003 a tale proposito scrive “Evidentemente le esigenze derivanti dal traffico cittadino e dal controllo del territorio rendono superfluo l’utilizzo di automobili di gamma superiore, a differenza della stradale… La distinzione di modelli, che ispira la Polizia di Stato negli anni Ottanta , rimane per quasi quindici anni….” In effetti la differenziazione di modelli tra queste due specialità della polizia rimarrà fino all’entrata in servizio dell’Alfa 155 nella prima metà degli anni ’90, quando il parco veicoli verrà nuovamente riunificato.
L'Alfa 90 veste la divisa della polizia quasi esclusivamente con le insegne della Società Autostrade S.p.a., che l’acquisisce in un discreto numero di esemplari. Come sempre per le vetture in servizio sulla viabilità autostradale l’acquisto è a carico della società concessionaria che ha in gestione la tratta di competenza, mentre le targhe vengono fornite dal Ministero dell’Interno. La colorazione è quella classica bianco-azzurra con scritta bicolore “polizia” inserita sulle fiancate a cavallo della fascia bianca e “V” direzionale sul tetto. Sulle portiere anteriori, al posto del disco del “113” tipico delle volanti e delle unità destinate alla viabilità ordinaria, sono presenti gli adesivi con i loghi della società autostradale. Molti esemplari, così come anche per le Alfa 75 autostradali, hanno la mascherina anteriore verniciata in bianco per aumentarne la visibilità. La dotazione è completata dal lampeggiante blu al centro del tetto, dalla radio e dai comandi della sirena sul cruscotto. Nel bagagliaio è stivata l’attrezzatura per i blocchi stradali, i rilievi degli incidenti e tutto quanto può servire durante il turno di servizio. Il materiale per redigere i verbali è collocato in contenitori posti sul sedile posteriore. Le armi hanno una sistemazione simile alle vetture in uso presso l’Arma dei carabinieri. La motorizzazione più diffusa è il 1.8 benzina a carburatori, mentre alcune Società Concessionarie acquistano anche degli esemplari di cilindrata superiore, le 2.0 sia a carburatori che iniezione. Anche la polizia, così come i carabinieri, adotta entrambe le serie della berlina di Arese.
Tra le particolarità sono da segnalare alcune Alfa 90 in servizio sull’A22, autostrada del Brennero, dotate del cupolino della bitonale sul tetto, che comprende il gruppo sirena lampeggiante antenna spostato verso il parabrezza. Queste 90 sono dotate della doppia scritta “polizia-polizei” a partire dal 1988 circa per la legge sul bilinguismo relativa alle zone in cui prestavano servizio. Curioso un prototipo della Società Autostrade, che alla classica livrea bianco-azzurra abbina le scritte “polizia” di piccole dimensioni dell’Alfa 33 collocate solo sulle portiere posteriori; molto probabilmente questa 90 non ha mai prestato servizio operativo in questa veste. Abbiamo infine un esemplare blindato nei colori d’istituto, in uso presso la questura di Napoli, al quale è stato adattato un set di adesivi dell’Alfetta che le sta abbastanza… stretto. Le Alfa 90 della polizia rimangono in servizio poco tempo e vengono ritirate nel corso degli anni ’90.
Diverse anche le 90 acquisite in colori di serie per la Squadra Mobile e la Digos, oltre a vari esemplari blindati utilizzati dal servizio scorte.
L'Alfa 90 con le scritte "polizia" dell'33 collocate sulle portiere posteriori - Foto da alfa90register.info |
Riferimenti:
- “Le auto della polizia: Alfa Romeo Alfa 90” in “Polizia di stato. Ieri oggi e domani al servizio della gente” fascicolo n. 36, quattordicinale, De Agostini 2005.
- “Polizia in Movimento. Auto e moto dal 1945 ad oggi” Paolo Masotti. Direzione Centrale della Polizia Criminale, Roma Aprile 2003.
Si ringrazia Fabrizio Romano
Commenti
Molto preciso. Interessante come sempre
RispondiEliminaBello
Grazie :-)
EliminaE vai con le forze dell'ordine, bello. Ci vuole qualche cosa anche sull' Arma ! bravo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaGrazie :-) Ho già pubblicato un articolo sull'Alfa 90 dei carabinieri, seguirà quello sulla Giulia
EliminaGrande auto purtroppo poco capita
RispondiEliminaIo questa auto la metto al pari dell'Alfa Arna,Alfa 6,auto che non definirei capite ma mal progettate e in proposito se vogliamo parlare della 6 addirittura aveva problemi di aerodinamica!
RispondiElimina