La Ford Mustang di "Professione poliziotto" (Le Marginal, 1983)

Foto da http://v8-mustang.eklablog.com/
Torno ancora una volta su un argomento a me caro, quello delle automobili realizzate per scopi cinematografici e spesso protagoniste di scene spettacolari. 
In questi giorni di quarantena forzata m'è capitato di rivedere vecchi film, tra cui "Professione Poliziotto", uscito in Francia nel 1983 con il titolo di "Le Marginal". Il protagonista è Jean Paul Belmondo, che veste i panni del commissario Philippe Jordan, per certi aspetti personaggio simile al Frank Bullit di Mc Queen. Proprio l'auto utilizzata da Jordan, una Ford Mustang della prima generazione fortemente voluta dall'attore francese, è un tributo alla pellicola americana uscita giusto quindici anni prima. 

La coupè a stelle e strisce ha conosciuto una certa notorietà oltralpe nella seconda metà degli anni '60. Sponsorizzata, per far decollare le vendite, da Ford France con la partecipazione al rally di Montecarlo tra il 1965 ed il 1967, facendo ricorso anche all'impiego di personaggi noti al grande pubblico. Proprio all'edizione del 1967 è celebre la presenza del cantante Jhonny Halliday nel ruolo di navigatore del pilota Henri Chemin. Un doppio filo lega poi l'auto americana sia al cinema che alla gara monegasca; voluta da Claude Lelouch in "Un uomo, una donna", nella finzione scenica è pilotata all'edizione del 1966 dal protagonista Jean Louis Tritignat alias Jen Louis Duroc. Nella realtà le cose sono andate in modo completamente diverso; pur essendo regolarmente iscritta al rally, la Mustang è portata in gara anche quella volta da Chemin con Trintignat copilota. Di certo non si tratta dell'automobile più adatta per le corse su strada, soprattutto pensando alla tortuosità delle speciali che si snodano attorno al Principato, oltre che alle condizioni climatiche avverse che spesso si incontrano durante questa gara.    
   
Dopo questa piccola digressione sull'impiego agonistico e cinematografico dell'auto americana oltralpe, torniamo alla protagonista, o meglio le protagoniste di "Professione poliziotto". Come quasi sempre accade nelle produzione cinematografiche, la vettura usata non è una sola ma sono due. Si tratta di coupè hard top Luxury del 1967, rivista con un aspetto palestrato: parafanghi allargati, scarico laterale, soppressione delle cromature ed altre modifiche estetiche. Il colore è un verde metallizzato che richiama l'Highland Green della Mustang di Bullit, qui però più scuro. Le auto sono allestite nell'officina del ben noto stunt Rémy Julienne. La prima, acquistata dalla Cento Films, la società di produzione di Belmondo, nel 1982, è dotata del V8 portato a circa 400 CV preparato da Joe Cote a Villepinte. Si distingue a colpo d'occhio per le gomme più larghe, particolare che risalta all'inizio del celebre inseguimento con la Plymouth Volare, ed è utilizzata solo per i primi piani. La seconda monta il motore standard 289 da circa 270 CV, dotata di roll bar a gabbia, è allestita esclusivamente per le scene pericolose, pilotata direttamente da Belmondo coordinato dall'equipe di Julienne. 

Al termine delle riprese le due Mustang sono rimaste per lungo tempo presso il parcheggio dell'officina di Rémy Julienne nel comune di La Fertè-Alais, nell'ìle de France. L'auto usata per le scene di stunt, gravemente danneggiata da Belmondo quando schiaccia letteralmente la Plymouth Volare, è stata demolita a fine anni '90. Quella che gli americani definirebbero hero car, vale a dire la vettura destinata ai primi piani, è tutt'ora esistente, acquistata da un appassionato di Mustang che vive nella regione parigina.   

      
  

Commenti

  1. Non conoscevo la storia di questa vettura: come sempre vai a scovare delle belle chicche!

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  2. Sorprendi sempre tutti quanti con i tuoi articoli. Riesci a catturare l'attenzione anche di chi conosce poco l'ambiente automibilistico come me. Mi è piaciuto molto questo articolo

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  3. Ciao Alessio complimenti, preparato in campo automobilistico Ma anche in campo cinematografico ah ah ah.
    Ciao a tutti voi

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