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Bisarca caricata con 6 "General Lee" ed un'auto della polizia di Hazzard. Foto da http://jeunesse-de-stars.skyrock.com |
Nel gennaio 1979 la Warner trasferisce il set di “The Dukes of Hazzard” presso i propri studi di Los Angeles, dove per la piazza centrale della cittadina, le vie laterali ed il garage di Cooter sfrutta una parte del vecchio villaggio "west".
Assieme alla troupe ed agli attori vengono ovviamente spostate anche le automobili. Ritroviamo il LEE3, ricondizionato e privato della doppia bandiera incrociata alla base del lunotto, usato intensamente come “unit1” fino almeno all’inizio della seconda stagione.
Con il trasferimento della produzione in California iniziano a sparire tutte le scritte di identificazione ed i marchi dei costruttori, o rimossi o coperti da nastro adesivo, dalle automobili usate per le riprese. Persino le gomme delle Dodge Charger, solitamente BF Goodrich Radial T/A P235/70R14 o P235/70R15, vengono montate sui cerchi con le scritte bianche della spalla orientate sul lato interno, in modo che non siano visibili. Dalla seconda alla quarta stagione i “Generali” vengono costruiti da una società esterna alla Warner, che fa capo ad Andre e Renaud Veluzat. I Veluzat si occupano di fornire anche tutti gli altri veicoli per il telefilm, autopattuglie comprese; il costo di noleggio è di $250 la settimana per ogni singolo mezzo più una cifra che varia tra i $2.500 ed i $3.000 per ogni automobile distrutta.
Parco auto per il telefilm. Si riconoscono vari "generali", auto della polizia di Hazzard ed anche una Cadillac di Boss Hogg. Foto da http://www.powerperformancenews.com |
I fans della serie contestano il modo in cui vengono approntate le Charger dalla Veluzat: spesso da esemplare ad esemplare sono parecchio disomogenee tra loro. Troviamo quindi “Generali” con il corretto interno begie, altri che lo hanno marrone ed altri ancora che lo sfoggiano nero. Diversi sono anche posizione e forma di alcuni accessori, oltre al colore della carrozzeria, che spesso non è il Flame Red dei primi esemplari. Persino scritte e numeri possono essere collocati in modo differente. Queste differenze sono particolarmente sentite perché, nell'immaginario mondo dei Duke, il”Generale” è sempre la stessa macchina, viene sempre riparato creando “crisi finanziarie” in famiglia, non subisce mai danni tali da condannarlo al demolitore. Dal punto di vista del mondo reale le cose vanno in modo ben diverso, visto che, a seconda delle fonti, per le sette stagioni del telefilm sembra ne siano stati approntati un numero che varia tra i 256 ed i 321. La “moria” di Charger è dovuta la fatto che quasi sempre dopo un salto la scocca subisce danni tali da impedire di riutilizzare la macchina.
Il celebre salto record da circa 70 metri di lunghezza. Al volante Al Wyatt. |
I “jumping General” sono le “unit2” allestite appositamente per i salti. Generalmente montano il V8 440 Magnum da 375 cv, il preferito dagli stunt per la potenza soprattutto per i “voli” più lunghi. Il pesante propulsore viene controbilanciato, come sul LEE1, con dei pesi, blocchi di cemento o sacchi di sabbia collocati nel bagagliaio, che variano tra i 225 ed i 450 kg a seconda della lunghezza del salto che si deve compiere e del tipo di motorizzazione. La dotazione di sicurezza prevede il roll-bar integrale a gabbia, cinture di sicurezza ed imbottiture varie, tra cui un cuscino al centro del volante che fa le veci di un rudimentale airbag. Dopo i primi salti gli stunt lamentano una certa perdita di velocità quando imboccano la rampa, perché a causa della forma e dello sbalzo frontali della Charger, la parte bassa dell’anteriore “raschia” letteralmente la rampa stessa. Viene quindi rialzata, dando così alla parte inferiore del muso delle "unità da salto" una forma più rastremata. Chi ha “volato con i Generali” dice che le automobili sono fantastiche in aria, perfettamente bilanciate, ma assolutamente imprevedibili come reazioni ed estremamente rigide al momento dell’atterraggio per il peso aggiuntivo, che é anche la causa di maggiori danni alla scocca quando le Charger impattano a terra.
Gli stuntman John Cade e Corey Eubanks hanno compiuto circa il 40% dei salti con i generali, sono gli uomini che hanno più "ore di volo"a bordo della vettura. Al Wyatt è il titolare del record del salto più lungo, 236 piedi vale a dire circa 70 metri.
Buzz Bundy è l'autore di tutte le acrobazie su due ruote con quelli che sono definiti gli "sky General", le automobili usate per quel tipo di riprese.
Buzz Bundy è l'autore di tutte le acrobazie su due ruote con quelli che sono definiti gli "sky General", le automobili usate per quel tipo di riprese.
Uno "Sky General" in azione con Buzz Bundy. Foto da http://www.powerperformancenews.com |
Dopo la quarta stagione la Warner recede il contratto con la Veluzat poiché vengono riscontrate delle irregolarità. La casa cinematografica, per evitare ogni tipo di commercio sulle carcasse, impone che vengano smontate le portiere e tagliati i tetti, che portano gli elementi caratteristici e distintivi del “Generale”, prima di avviare alla demolizione le Charger non più utilizzabili. Nonostante questo la Veluzat riesce a ripristinare alla meglio e vendere a privati un certo numero di “Generali” riciclando i VIN, i vehicle identificiation number (grossomodo l’equivalente dei nostri numeri di telaio), di altre Charger “dimenticate”.
Dopo un nuovo tentativo con fornitori esterni che non rispettano le consegne, i “Generali” sono costruiti in proprio dalla Warner secondo specifiche ben precise per colore dell’interno, dell’esterno, grafica e posizione delle scritte, delle modanature cromate e di tutti gli elementi distintivi tipici. Questi esemplari sono riconoscibili a colpo d’occhio per il bull-bar frontale molto più largo. L’ultima stagione della serie, per le scene di stunt, vede un massiccio impiego dei famigerati modellini in plastica di grosse dimensioni; detestati dai fans, questi modellini servono essenzialmente per contenere i costi. La Charger, da vecchia auto di 11 anni ai tempi della prima stagione, nel 1984 interessa ormai il mondo dei collezionisti, in particolare quelli di “muscle car”, che cercano le versioni più “spinte”, e di conseguenza le quotazioni sono parecchio lievitate, soprattutto per le 440 da 375 cv e le ancora più potenti Hemi; queste ultime mai utilizzate nel serial così come non sono state usate le versioni base con le motorizzazioni a 6 cilindri.
Tutte le Charger utilizzate nella serie provengono da Los Angeles e dintorni, difficilmente sono pagate più di $500 l'una quelle con i motori meno potenti, meno di $1.000 l'una le più performanti R/T; molte auto come colore di base sono verdi, parecchio diffuso su quel modello. La quasi totalità montano il cambio automatico, tra quelle allestite dalla Warner è documentata una sola vettura con cambio manuale; gli stunt preferiscono la trasmissione automatica a quella manuale, perché la Charger ha il freno a mano a pedale e nelle manovre di controsterzo è difficile gestirlo assieme alla frizione.
Infine, qualche “delusione” per il lettore.
- Tutti i “Generali” usati per il telefilm sono dotati di portiere apribili, sia per motivi di sicurezza che di praticità; poi immaginatevi far salire dietro Boss Hogg o zio Jessie con le portiere saldate. Le maniglie apri porta interne sono modificate per evitare che gli attori, entrando ed uscendo dai finestrini possano rimanere impigliati o ferirsi.
- Il caratteristico clacson è aggiunto in fase di post produzione, impossibile montarlo su più di 300 auto.
- Nella prima puntata della settima stagione, “candeline per il Generale”, ci viene spiegato il significato degli “01” sulle portiere. “Partiremo dal nulla per diventare i numeri 1” In realtà i produttori volevano che l’auto recasse semplicemente il numero 1, ma risultava troppo banale; si optò per una combinazione di due cifre, provandone varie, si scelse quella poi adottata, che valorizzava l’uno e che non ha riscontro nel mondo dell’automobilismo agonistico statunitense.
- L’attore John Schneider, alias Bo Duke, nonostante avesse fatto un corso di pilotaggio e fosse piuttosto bravo al volante, non ha mai saltato con il "Generale" a causa di clausole assicurative.
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