Mercedes 190E Bubble Car, la berlina con la faccia da coupé

Bubble Car di Corsico, hinterland di Milano, negli anni ’80 è tra le aziende più “effervescenti” nel proporre kit estetici per automobili. Della firma milanese ho già parlato in proposito della loro interpretazione della Porsche 911 Turbo slant nose. Il mio primo incontro con la loro produzione è stato nel 1982 al Magic Auto Show di Milano, svoltosi ad ottobre presso il palazzetto dello sport di San Siro, quello poi abbattuto in seguito ai danni alla copertura provocati dalla nevicata del 1985. Bubble car è uno degli sponsor, se non il main sponsor, della manifestazione. Nonstante avessi solo 10 anni ricordo bene certe loro realizzazioni ed ho conservato alcune delle brochure di quell’evento. 

Di due anni successiva è la presentazione del kit di carrozzeria per l’allora nuova piccola della Mercedes, la W201, meglio conosciuta come 190E. Auto Capital sul numero 6 di giugno 1984 ci propone una 190E a cui è stato montato proprio tale kit, confrontata con le realizzazioni di AMG, Palber e Zender, in un articolo dal titolo “Lisce, gasate, sempre più belle”, con un chiaro riferimento ad una pubblicità della Ferrarelle allora in voga. Vediamo cosa scrive il mensile che all’epoca orbita nel gruppo editoriale del Corriere della Sera: “Il ricorso alla personalizzazione della 190 deve evitare certe soluzioni troppo azzardate che mal si legherebbero con l’eleganza e il fascino di questa Mercedes…” “In tema di trasformazioni totali, è molto interessante la proposta di Bubble Car, che vende separatamente le singole parti della sua trasformazione: l’elemento più originale è senza dubbio il cofano anteriore in fibra di vetro, il cui disegno ricorda il cofano delle Mercedes 380 e 500 SEC”. In effetti la realizzazione dell’azienda di Corsico è ancora oggi abbastanza equilibrata, molto più di altre loro proposte, come per esempio Fiat Uno e VW Golf 2, che oggi appaiono molto massicce ed esteticamente pesanti più che aggressive. Solo il cofano in stile Mercedes W126C fa apparire la grossa calandra sproporzionata rispetto ai piccoli fari, che appaiono quasi dimezzati in lunghezza rispetto ai proiettori di serie. Nonostante il costo di un milione di lire, esclusi montaggio e verniciatura, tale elemento trova un suo spazio di mercato nella Milano da bere di quegli anni, con buone vendite.


Il set di pezzi completo per modificare la carrozzeria comprende: cofano motore, spoiler anteriore, spoiler posteriore e fascioni sottoporta con codolini, costa Lit. 1.770.000, sempre esclusi montaggio e verniciatura, quest’ultima da far fare ad un carrozziere professionista. La calandra non è prevista dalla Bubble Car perché il cofano è predisposto per il montaggio di quella originale Mercedes della W126 coupè. E’ possibile avere anche il kit estetico privo del solo cofano motore, per Lit. 770.000 o le singole parti ai seguenti costi:
  • cofano motore Lit. 1.000.000
  • fascioni sottoporta e codolini Lit 450.000
  • spoiler anteriore Lit. 220.000
  • spoiler posteriore Lit. 100.000
Ovviamente, come consigliato dalla rivista milanese, una tale trasformazione dev’essere integrata almeno da volante sportivo e cerchi in lega, disponibili sia presso Bubble car che di altre firme in voga in quegli anni, come Moto-Lita o Momo per i volanti e Remotec per i cerchi.
L'esemplare fotografato sulla brochure è dotato di cerchi in lega fatti realizzare dall'italiana OZ su specifiche della Bubble Car. Erano disponibili in varie misure ed in tre tipi di colore: bianco, alluminio e nero.

Rifeirmenti
  • Auto Capital, n.6 Giugno 1984 – Editoriale del Corriere della Sera
  • Brochure Bubble Car
Foto da Brochure Bubble Car.

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