Sbarro BMW 328 Replica (1974) - Voglia di roadster anni '30

La BMW 328 Replica di Sbarro - da Quattroruote novembre 1976
Salone di Ginevra marzo 1974, tra le varie novità in un piccolo stand spiccano un paio di roadster, una bianca ed una rossa,  con carrozzeria ispirata alle linee degli anni '30. Si tratta della replica della BMW 328 realizzata da Franco Sbarro, italiano trasferitosi in Svizzera.

Cerchiamo di inquadrare questo spider nel periodo storico in cui nasce. Attorno alla prima metà dei '70 inizia ad esserci un certo interesse attorno al mondo delle auto d'epoca, o meglio antiche come si dice in quegli anni, che per motivi anagrafici sono poi quelle anteguerra. Bisogna pensare che nel 1974 un'auto come la BMW 328 del 1936 è una trentottenne percepita come storica; mentre per esempio una Ferrari 250 GTO del 1962, con i suoi 12 anni, è ancora semplicemente un' auto da corsa vecchia, lontana mille miglia dalle quotazioni che raggiungerà poi.
Nel 1973 si svolge la prima asta di auto antiche organizzata dalla londinese Christie's, replicata l'anno successivo proprio in concomitanza col salone di Ginevra. Il successo di vendite è enorme, sono battute automobili per un importo di 579 milioni di vecchie lire. Le storiche di pregio iniziano ad essere viste come bene rifugio, alla stessa stregua delle opere d' arte, da parte di investitori che non si sono mai avvicinati al mondo dell'auto. Non dimentichiamoci che siamo in un periodo abbastanza controverso, che sta andando verso la fine della prima crisi energetica seguita alla guerra del Kippur. 

Nel 1974 il fenomeno delle repliche non è nuovo, basti pensare alla Quattoruote Grand Sport Zagato del 1965, che altro non che una meccanica della  Giulia vestita con una carrozzeria che si rifà a quella dell' Alfa Romeo 1750 GS Zagato degli anni '30.
Allo stesso salone di Ginevra in cui Sbarro presenta la 328 è esposta anche un' altra automobile ispirata ad una vettura del passato, la Felber Ferrari FF, che si rifà agli stilemi della 166 barchetta del cavallino.
Non deve stupire quindi che in quegli anni il costruttore svizzero italiano abbia pensato di realizzare la riproduzione di una sportiva iconica degli anni '30, dotandola di meccanica moderna, con ottimo handling e divertente da guidare. Quattroruote la definisce "una delle più riuscite e fedeli copie della famosa spider BMW uscita alla fine degli anni '30".  

Al debutto la 328 è proposta con i motori della gamma del periodo della Casa bavarese. Troviamo quindi il 1.573 cc della 1602, il 1.766 cc della 1802 ed il 1.990 cc della 2002; quest'ultimo disponibile anche nella versione ad iniezione della tii. 
Il telaio è del tipo tubolare integrale a deformabilità variabile.
La carrozzeria è realizzata in poliestere, del tipo roadster a due porte e due posti. Le misure sono molto simili a quelle dell' originale degli anni '30, passo compreso, solo la lunghezza totale è leggermente inferiore. L' auto è lunga m 3,70 e larga m 1,56. Velocità massima e peso variano a seconda dei motori montati.
Le sospensioni sono a ruote indipendenti, all'avantreno con trapezi e molle elicoidali, al retrotreno bracci longitudinali obliqui molle elicoidali ed ammortizzatori. I freni anteriori sono a disco, i posteriori a tamburo con dischi opzionali. La trazione è posteriore.
Per il primo anno di produzione sono previsti 15 esemplari.
Le prime 5 automobili completate escono, con l' avvallo della Casa di Monaco di Baviera, con il classico stemma BMW bianco azzuro con l'elica stilizzata. In seguito a contestazioni con alcuni dirigenti della Firma tedesca Sbarro deve rinunciarvi ed adottare un proprio logo. Può comunque continuare ad utilizzare la scritta identificativa posteriore BMW 328, le scritte BMW, anche nel proprio stemma.

Nell'estate del 1976 l'Autosuisse di Milano inizia ad importare in Italia la Replica di Sbarro. La motorizzazione scelta per il nostro Paese è il 1.977 cc da 109 CV-DIN a 5.800 giri che equipaggia la nuova 320 E21. La vettura, che pesa kg 721, raggiunge una velocità di punta di 188 km/h.
La gamma colori prevede:

  • bianco
  • argento metallizzato
  • blu scuro
  • verde scuro
  • rosso chiaro
  • rosso scuro
  • nero

Pubblcità dell'Autosuisse - Da Quattroruote luglio 1976
Vengono quindi scelte tinte sobrie in linea con la tipologia della vettura. La capottina può essere chiara o scura, a seconda del colore della carrozzeria.
L'abitacolo è rivestito in moquette e la selleria in similcuoio nero o rosso marocchino, opzionale il cuoio naturale. I sedili, regolabili, sono dotati di cinture di sicurezza a tre punti.
Della dotazione di serie fanno parte sia la capottina con finestratura laterale in tela che il tonneau cover, per chiudere l'auto da ferma quando si viaggia a capotte abbassata. 
Il prezzo è decisamente elevato ed in linea con una produzione interamente artigianale in piccola serie: Lit 19.234.000.  Per confronto la BMW 320, con cui condivide la meccanica, nel mese di luglio 1976 costa "solo" Lit 5.723.000; una Reanult 5 TL è quotata Lit 2.791.000, mentre un'Aston Martin DBS V8 Lit 22.732.000. Del resto la pubblicità dell' Autosuisse, recita: "Per pochi, anzi per pochissimi". Sembra in effetti che i clienti italiani siano stati solo tre.
Nel novembre 1976, in concomitanza con l'entrata in produzione della Speciale, che è leggermente più grande per migliorare l' abitabilità interna, la gamma italiana si divide in tre versioni:
  • A Standard: motore BMW 4 cilindri di 1.990 cc da 109 CV-SAE a 5.800, velocità massima 188 km/h. lunghezza m 3,70, larghezza m 1,56. Peso kg 801, Costo   Lit 19.234.000
  • B Speciale: motore BMW 4 cilindri di 1.990 cc da 109 CV-SAE a 5.800, velocità massima 184 km/h. lunghezza m 3,80, larghezza m 1,71. Peso kg 860, Costo   Lit 22.538.000
  • C Speciale: motore BMW 6 cilindri di 2.494 cc da 150 CV-SAE a 6.000, velocità massima 212 km/h. lunghezza m 3,80, larghezza m 1,71. Peso kg 902, Costo   Lit 29.565.000

Tutte sono dotate di selleria in cuoio naturale, la B e la C hanno di serie le ruote a raggi. Si tratta comunque di vetture ampiamente personalizzabili, tanto che sembra non esistano due esemplari uguali tra loro.

Gli articoli di Quattoruote in cui si parla della 328 Replica di Sbarro 
Successivamente debutta una versione ancora più grande della Speciale, detta America, realizzata per migliorare ulteriormente l'abitabilità per la clientela statunitense, che ha qualche difficoltà ad infilarsi nell'angusto abitacolo. Il passo è allungato di 15 cm  e la carreggiata di 16 cm. L'America, come proporzioni di carrozzeria, è la più lontana dall'antenata del 1936. 
La 328 Replica è fondamentale per la storia si Sbarro perché lo consacra nell'olimpo dei costruttori di automobili. Nel corso dei circa 20 anni in cui resta in produzione vengono utilizzati un po' tutti i motori BMW disponibili, partendo dal piccolo 1.6 del debutto per arrivare al 3,3 litri a 6 cilindri da 190 cv. 
Gli esemplari costruiti sono circa 120, di cui una ventina destinati al mercato nord americano ed una trentina al Giappone. Il resto è stato venduto in Europa ed altri paesi. 
Un'ultima considerazione, di carattere direi quasi filosofico. E'interessante notare come oggi, una vettura nata come riproduzione di una storica, a 45 anni dal debutto ginevrino sia diventata a sua volta un'auto d'epoca.   

Riferimenti:

  • Quattoruote aprile 1974, "Speciali" i due costruttori svizzeri
  • Quattrortuote luglio 1976, La BMW 328 di Sbarro: una "replica" per pochissimi
  • Quattroruote novembre 1976, Sbarro BMW 328 Replica
  • Classic Dream Cars, Magna Books, 1989 - Lingua inglese
  • Intervista a Franco Sbarro al salone di Ginevra 2014


  

Commenti

  1. Belle automobili,
    Oggigiorno nessuno produce più repliche e personalizzazioni o allestimenti speciali.
    Abbiamo tante auto fotocopie,anonime.....
    Ciao a tutti voi

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